Secondo il Cerved Industry Forecast, il previsto peggioramento dell’economia italiana si baserà sul persistere delle tensioni tra Ucraina e Russia, che hanno generato e dovrebbero generare una contrazione dei ricavi, che tuttavia sarà diversa da settore a settore.
Covid, tensione sulla supply-chain, shock inflazionistico ed energetico causeranno così una stagnazione, forse meno peggiore di quella prevista dagli Istituti Europei o internazionali.
Il forecast dell’Istituto Cerved si dirama in due possibili scenari:
- Scenario base, caratterizzato da sviluppi positivi verso la risoluzione del conflitto russo-ucraino, stabilizzazione dei prezzi di commodities ed energia e gestione efficiente dei fondi pubblici del PNRR.
Il PIL reale 2023 è previsto stabile rispetto al 2022 e nel 2024 in ripresa. L’inflazione è attesa in progressivo ridimensionamento sia per i costi delle commodity sia per i prezzi energetici.
- Scenario worst, in cui si osserverebbero un’escalation del conflitto, con ulteriore deterioramento della situazione geopolitica, persistente inflazione e difficoltà nell’implementazione dei piani del PNRR.
In questo scenario prevalgono le tensioni sui prezzi delle materie prime e il clima di incertezza. Si riduce ulteriormente la crescita attesa del PIL che nel 2023 risulterà in calo e nel 2024 stabile.
Anche l’implementazione del PNRR sarà influenzata dalla guerra tra i due Paesi dell’Est Europa, così nel primo scenario i fondi saranno utilizzati in modo efficiente e ciò si riverserà positivamente sulle riforme e sull’ammodernamento delle infrastrutture, mentre nel secondo scenario ci sarà un grave ritardo nell’utilizzo dei fondi e quindi delle riforme.
Conclusioni
In conclusione, le previsioni dell’Istituto sull’andamento dell’economia si basano fortemente sull’andamento del conflitto Russo-Ucraino.