Digital attivo e Digital passivo?
La pandemia ci ha imposto un cambio di marcia nel nostro approccio agli strumenti digital.
Quando si parla di digital il nostro pensiero corre sicuramente al nuovo quotidiano e quanto alcuni strumenti ne sono divenuti parte.
Ci siamo abituati a prenotare le visite mediche via whatsapp, a prenotare l’accesso in banca o dal barbiere e poi ricevere referti o risposte come l’esito di un tampone, ad accedere a piattaforme per fare la DAD, a risolvere problemi di wifi debole, di telecamere spente. Anche i nostri figli hanno acquisito ulteriori competenze di “depistaggio” degli insegnanti quando “non va il microfono” la “telecamera è in logout”. Avete imparato anche voi termini del tipo “la wifi mi lagga”?
Ecco siete diventati quasi digital.
E le cerimonie religiose in streaming?
Alcune cose fanno sorridere ma altre molto meno, diciamo che forse siamo passati da una situazione di partenza in cui abbiamo subito, una sorta di digital passivo, ad essere più attori protagonisti e più pro attivi. Potremmo quasi dire che ci sia stato anche un avvicinamento tra generazioni con il nipote o il figlio che aiutava il nonno o il padre ad utilizzare le app sul cellulare. I più giovani hanno potuto dare valore alla loro dimensione social che di solito generava distanziamento.
Ma le aziende?
Il tema più diffuso tra le aziende è certamente lo smart working che ha portato una buona fetta di lavoratori a lavorare al di fuori del consueto luogo di lavoro.
E’ stato necessario attrezzare uno spazio a casa, con degli strumenti che consentissero di lavorare con un minimo di ambiente adatto (figli in DAD per esempio, Wifi che reggesse la mole di dati).
Una recente intervista fatta ad un campione di aziende ha detto che il 54% lo considera una strada di non ritorno; del resto, ben consapevoli dei risvolti di misurazione della performance, di identità personale ed aziendale, le imprese hanno fatto due conti e visto i risparmi derivanti dalla necessità di minori spazi, dai minori costi di utenze, dalla assenza di tempi “morti” ovvero il tragitto casa lavoro (che ha anche un risvolto per i minori costi del lavoratore).
Ma per le aziende digital vuol dire interrogarsi principalmente sui temi della dematerializzazione della gestione cartacea e di velocizzare lo scambio di informazioni cose che comportano un orientamento verso soluzioni web e mobile oriented.
E’ evidente che, in base al settore, ci sono temi che assumono maggior rilievo. Se non consideriamo, in questo contesto articolo il settore sanitario, possiamo trovare dei temi comuni ad aziende di settori diversi nei seguenti:
– E-commerce
– E-marketing (canali digitali e di marketplace)
– Billings payment
– Tutta la parte di gestione delle informazioni collegate alla gestione della logistica e del delivery
– digital training